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Il margarita è considerato dai messicani una vera e propria “bebida nacional” e hanno un ottimo motivo per andarne fieri visto che si basa sul distillato messicano per eccellenza, la tequila. Scopriamo la ricetta per bartender e come si prepara un cockatil margarita a regola d’arte da gustare secondo tradizione.

La storia del drink è affascinante quanto scintillante perché legata ad una stella del cinema hollywoodiano. Più precisamente all’attrice Marijoire King di cui, mentre era ospite presso l’Hotel La Gloria di Tijuana, il proprietario del ranch nonché barman dell’hotel si innamorò perdutamente dedicandole un cocktail speciale. Il cocktail fu poi chiamato margarita modificando alla messicana il nome della celebrità a cui si ispirava.

Pare che la storia in realtà sia andata in modo un po’ diverso e meno romantico. Si dice infatti che l’attrice fosse “allergica” al gin e avesse chiesto un White Lady modificato con l’uso della tequila. Il grande successo ottenuto al bar ne fece immediatamente un classico. Nasceva così uno dei drink più famosi al mondo e tra i più importanti nella lista dei cocktail IBA.

Il perfetto margarita si prepara con 3,5 cl di tequila, 2 cl di Cointreau o triple sec (secondo i gusti di barman e cliente) e 1,5 cl di succo fresco di lime. Sul bordo del bicchiere si aggiunge la crusta inumidendo il profilo di vetro con il lime e passandolo nel sale.

Per tradizione infatti la tequila si beve con sale e limone e il drink ripropone questa usanza rispettando la tradizione messicana. Si usa però profilare di sale solo metà bicchiere in modo che si possa scegliere se gustare il margarita con o senza, secondo le preferenze. Lo ordina senza sale il personaggio di Ben Stiller che nel film Vi presento i nostri interpreta il goffo genero di uno smagliante Robert De Niro.